La Classificazione acustica, prevista dalla L. n. 447/95 e dalla L.R. n. 15/2001, suddivide il territorio comunale in aree acusticamente omogenee, individuate in base alla destinazione d'uso e alle caratteristiche delle fonti sonore presenti. In particolare sono previste 6 classi acustiche a seconda della destinazione d'uso del territorio:

     I – Aree particolarmente protette
    II – Aree prevalentemente residenziali
   III – Aree di tipo misto
   IV – Aree di intensa attività umana
    V – Aree prevalentemente industriali
   VI – Aree esclusivamente industriali
a ciascuna delle quali sono associati valori limite di emissione, immissione e di qualità.
Entro 6 mesi dall'approvazione, ai sensi dell'art. 9 della L.R. n. 15/2001, le imprese devono verificare la rispondenza delle proprie sorgenti ai limiti di zona, inviando al Comune in caso di superamento dei valori limite, il Piano di risanamento acustico contenente le modalità e tempi di adeguamento. Tale Piano deve essere attuato dall'impresa entro il termine massimo di 24 mesi decorrenti dalla sua presentazione. 

2017 - Variante alla Classificazione acustica relativa all’ambito AR(S-F) ex CISA CERDISA:

D.C.C. n. 17/2017
Relazione illustrativa
Tav. 10.000 

2016 - Classificazione acustica:
D.C.C. n. 3/2016
Relazione illustrativa
Norme tecniche di attuazione
Tav. 10.000
Relazione di monitoraggio