Nascita: denuncia
La denuncia di nascita deve essere fatta da un solo genitore se papà e mamma sono tra loro sposati o da entrambi se non lo sono. Deve essere esibita l'attestazione di nascita rilasciata in Ospedale. La denuncia di nascita può essere fatta direttamente presso l'ospedale in cui è avvenuto il parto, entro 3 giorni dalla nascita, oppure, entro 10 giorni, presso l'ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza della madre o del Comune di nascita del bambino.
Quando nasce un figlio in Italia, la legge dispone che il genitore renda la relativa dichiarazione di nascita. La dichiarazione può essere fatta in Ospedale o nell'Ufficio di Stato Civile. L'obbligo di dichiarazione vale sia per i cittadini italiani che per gli stranieri. I genitori, maggiori di anni 16, o minori con autorizzazione del Giudice competente, per rendere la dichiarazione in Comune, devono essere residenti (almeno la madre) nel Comune. I/Il genitore/i devono presentarsi in ufficio muniti dell'Attestazione al parto consegnata dall'Ospedale. Per legge i neonati seguono la residenza della madre, quindi vengono iscritti in anagrafe nel nucleo familiare materno.
Ulteriori informazioni:
- La scelta del nome: i bambini italiani possono avere al massimo tre elementi nel proprio nome. Questi elementi possono essere separati da una virgola. Tutti gli elementi dopo la virgola non verranno inseriti nei certificati e nei documenti. I nomi dei bambini di altre cittadinanze vengono scelti in base alla legge del loro stato.
- Attribuzione del cognome: la Corte Costituzionale (Sentenza n° 286/2016) ha dichiarato illegittima la disciplina normativa relativa all'attribuzione del cognome paterno prevedendo la possibilità, per i genitori che ne facciano richiesta di comune accordo, di attribuire ai nuovi nati anche il cognome materno al momento della denuncia di nascita. Per i genitori sarà quindi possibile al momento della denuncia di nascita fare una richiesta congiunta in modo che il/la neonato/a possa avere il cognome del papà insieme a quello della mamma. Nel caso non ci sia accordo sarà attribuito il cognome del padre. Queste disposizioni valgono per i nati dopo l'entrata in vigore della sentenza della Corte Costituzionale. La richiesta del codice fiscale verrà effettuata direttamente dall'ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza.
- La scelta del pediatra deve essere presentata dagli interessati rivolgersi all'Assistenza di base SAUB di distretto di competenza dopo la denuncia di nascita.
- La richiesta del codice fiscale verrà effettuata direttamente dall'ufficio dello Stato Civile del Comune di residenza.
Responsabile: Giancarla Visconti
Contatti
Telefono:
0536 880 943-804-734-897 - Fax 0536 880 903
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statocivile@comune.sassuolo.mo.it
PEC:
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Sede
Via del Pretorio, 18
41049 Sassuolo (MO)
Tempi e scadenze
Scadenze:
La denuncia di nascita può essere effettuata:
- entro 3 giorni presso la direzione sanitaria dell'ospedale in cui è nato il bambino;
- entro 10 giorni presso l'Ufficio di Stato Civile del Comune di nascita del bambino;
- entro 10 giorni presso l'Ufficio di Stato Civile del Comune di residenza della madre.
Se la dichiarazione è resa oltre il termine di dieci giorni dalla nascita, l'Ufficiale dello Stato Civile può riceverla indicando la motivazione del ritardo. Successivamente inoltra la segnalazione al Procuratore della Repubblica di Modena.
Strumenti di tutela
Strumenti di tutela giurisdizionale
Contro gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli organi di giurisdizione ordinaria o amministrativa (art. 113 Cost.)
L'organo competente per la tutela giurisdizionale per atti e/o provvedimenti ritenuti illegittimi sono il Tribunale Amministrativo Regionale della Regione Emilia Romagna (in primo grado) e il Consiglio di Stato (secondo grado).
Termini per presentare un ricorso per atti e/o provvedimenti amministrativi in generale:
60 giorni, a pena di decadenza, dalla notificazione dell'atto, dalla sua comunicazione o comunque conoscenza; in caso di termini diversi, gli stessi sono comunque specificati nell’atto medesimo.
Termini per presentare un ricorso contro il silenzio della pubblica amministrazione
L'azione può essere proposta trascorsi i termini per la conclusione del procedimento amministrativo, fintanto che l’Amministrazione continua ad essere inadempiente e, comunque, non oltre un anno dalla scadenza del termine di conclusione del procedimento amministrativo.
Termini per fare ricorso su richieste di accesso ai documenti amministrativi
L'azione può essere proposta entro 30 giorni dalla conoscenza della decisione impugnata o dalla formazione del silenzio-rifiuto, mediante notificazione al Comune e ad almeno un controinteressato.
Strumenti di tutela amministrativa
- Ricorso in opposizione: avanti la stessa Autorità che ha emanato il provvedimento, entro 30 giorni;
- Ricorso gerarchico: avanti l’Autorità gerarchicamente superiore, entro 30 giorni;
- Ricorso straordinario al Capo dello Stato: entro 120 giorni dalla notificazione, comunicazione o conoscenza dell'atto impugnato ritenuto illegittimo (in alternativa al ricorso al T.A.R., Tribunale Amministrativo Regionale).
Normativa
DPR 396/2000; Codice Civile; L. 218/1995; L. 151/1975; DPR n. 445/2000