Ai fini di protezione civile, il rischio è rappresentato dalla possibilità che un fenomeno naturale o indotto dalle attività dell’uomo possa causare effetti dannosi sulla popolazione, gli insediamenti abitativi e produttivi e le infrastrutture, all’interno di una particolare area, in un determinato periodo di tempo.

Rischio e pericolo non sono la stessa cosa!

Il pericolo è rappresentato dall'evento calamitoso che può colpire una certa area (la causa), il rischio è rappresentato dalle sue possibili conseguenze, cioè dal danno che ci si può attendere (l’effetto).

I principali rischi che caratterizzano il nostro territorio comunale sono:

Rischio sismico - Terremoti

I terremoti o scosse telluriche sono vibrazioni della superficie terrestre provocate da un’improvvisa liberazione di energia in un’area profonda della crosta terrestre, per comodità approssimata a un punto, detto ipocentro, da cui si dipartono le onde sismiche. La proiezione verticale dell’ipocentro sulla superficie terrestre è chiamata epicentro.
I terremoti di maggiore intensità sono di norma accompagnati da altri secondari. Se seguono la scossa principale si definiscono repliche (spesso erroneamente chiamate scosse di assestamento), se invece si verificano contemporaneamente o quasi sono definiti terremoti indotti.

Tutto il territorio comunale è classificato in zona sismica 2 (possibilità di forti terremoti), pertanto tutta la popolazione, gli insediamenti e le infrastrutture presenti sono potenzialmente esposti.

Rischio idraulico - Alluvioni

L’Alluvione è l’esondazione di un corso d'acqua dovuta a piogge intense e persistenti, a volte associate anche allo scioglimento della neve, che invade il territorio circostante, arrecando danni alle infrastrutture presenti, quali abitazioni, edifici, insediamenti industriali, vie di comunicazione o zone agricole.
Nel territorio comunale il rischio idraulico è connesso sia alla presenza di corsi d’acqua principali (F. Secchia, T. Vallurbana, T. Fossa di Spezzano, Canale di Modena) e torrenti minori (Rio San Marco, Fosso Superchia, Rio Ghinella, Fosso Belvedere, Rio Valdrugola, Rio Ardinale, Fosso Stortini, Fosso Saltini, Rio Prà del Ponte, Torrente delle Bagole e Rio Biscocchi), sia alla presenza di sottopassi che potrebbero allagarsi. 
La popolazione residente nella zona inondabile del Fiume Secchia, così come quella presente nelle aree soggette a possibile esondazione dei corsi d’acqua minori, è esigua. Anche la presenza di insediamenti produttivi esposti al rischio idraulico è esigua.

Per la prevenzione/mitigazione del rischio idraulico annualmente il Comune e gli Enti di presidio territoriale idraulico concordano e pianificano interventi di sistemazione del reticolo idrografico.

Rischio idrogeologico - Frane

Una frana è un movimento di una massa di roccia, terra o detrito lungo un versante. Si verifica quando delle masse di roccia si staccano da pendii più o meno ripidi e cadono, o scivolano verso il basso sotto la spinta della forza di gravità. Ogni frana è un evento a sé, nel senso che può essere generata e si può sviluppare a seguito di elementi e situazioni locali molto varie.
Nel territorio comunale non vi sono abitati interessati da movimenti franosi, ma nella zona collinare sono presenti numerose frane attive e quiescenti a causa del substrato prevalentemente argilloso che la caratterizza. Si tratta, per lo più, di frane di modeste dimensioni che di norma non interessano strutture pubbliche o private. Fenomeni di modesta entità si possono verificare in occasione di precipitazioni intense e prolungate.

Rischio incendi boschivi

Per rischio di incendio boschivo si intende un fuoco suscettibile ad espandersi su aree boscate, cespugliate o arborate, comprese eventuali strutture o infrastrutture antropizzate poste all’interno delle predette aree, oppure su terreni coltivati o incolti e pascoli limitrofi.
Nel territorio comunale le aree boschive sono prevalentemente concentrate nella parte sud del territorio comunale (zona collinare). Tra le aree di maggior pregio è da annoverarsi il Parco del Castello di Montegibbio.
Presso il Comune è istituito il Catasto delle aree percorse dal fuoco.

Annualmente la Regione dichiara su tutto il territorio regionale lo stato di preallarme, che individua il periodo di massima pericolosità per gli incendi boschivi.